Social media e pubblicità: il potere dell’advertising on-line

Il concetto di Internet, New o Digital Media è stato negli ultimi anni pressoché abusato; un po’ come la figura dell’operatore digitale. Risulta quindi complicato dare una definizione ben precisa ai sistemi di promozione odierni. La causa di tale complessità risiede nella diffusione, sempre più rapida, di strumenti di comunicazione on-line come Social Network, forum, blog o testate e nei continui aggiornamenti effettuati dai programmatori informatici. Aggiornarsi diventa, così, un obbligo per chi desidera competere nel mercato.

Il mercato dei Social Media e i formati pubblicitari

Pc, smartphone e tablet hanno ormai conquistato il cuore delle multinazionali, che concentrano gran parte del loro budget aziendale in strategie di pubblicità on-line. Il valore aggiunto che questi strumenti possiedono sta nella capacità di poter costruire campagne e piani di comunicazione multi-direzionali e personalizzabili in base al target che si vuole raggiungere. La differenza con i Mass Media è, quindi, più che evidente e sorpassata. Se prima, la pubblicità passava per un canale senza filtri, oggi si può decidere a chi e come inviare i propri contenuti.

I formati dell’Advertising On-line possono essere suddivisi in cinque macro-categorie:

1. Display advertising – Questa prima tipologia include il formato banner tradizionale e video. Alla fine del 2016, è stato stimato per il settore display un valore di oltre 1,4 miliardi di euro. Risulta efficace soprattutto per offerte di servizi creativi.
2. Classified advertising – Questa seconda tipologia consiste nell’acquisto di spazi pubblicitari da parte delle aziende all’interno di siti Web terzi e directory on-line nelle apposite bacheche.
3. Search advertising – Google AdWords ne è il padre. La Search advertising consiste nell’acquisto di spazio e visibilità all’interno dei motori di ricerca. Risulta essere uno dei più importanti strumenti di pianificazione strategica.
4. E-mail advertising – Un esempio lampante può essere la Newsletter. Negli ultimi anni, questo strumento sta assumendo una forma più informativa che di promozione grazie alla creazione di programmi che mirano più all’arricchimento dell’utente finale che riceve la mail, senza così finire direttamente nel cestino.
5. Native advertising  – Consiste nell’inserimento di contenuti promozionali all’interno di una pagina Web con un formato differente da quello di un normale banner pubblicitario, ma che invece cerca di mimetizzarsi con gli altri contenuti della pagina.

Advertising On-line e Big Data: due discipline a confronto

Il primo passo da compiere per realizzare delle strategie di comunicazione e marketing efficaci è l’analisi di un agglomerato di dati, strutturati e non, che prendono il nome di Big Data. Il possesso di big data permette a una azienda di analizzare tutti quegli aspetti utili per ottenere informazioni sul comportamento degli utenti.

L’aspetto più importante riguardante il possesso dei big data dipende dall’utilizzo che ne fa l’azienda. Analizzare in modo corretto i big data ed elaborare un report pertinente, permette di:

• scovare le cause di difetti ed errori delle pagine Web;
• creare offerte basate sulle abitudini e sul comportamento degli utenti;
• individuare comportamenti fraudolenti.

I big data vengono, praticamente, utilizzati in ogni settore: da quello farmaceutico alla pubblica amministrazione. Sulla base della loro analisi, l’advertising on-line opera per studiare e individuare le caratteristiche di clienti potenziali. I dati raccolti, così, aiutano i programmatori nell’ottimizzazione del sito Web, nella personalizzazione dei contenuti proposti e nella creazione di prodotti innovativi.